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Blue Flower

Questa è una piccola raccolta di farsi e brani celebri del fondatore dello scautismo. Se volete collaborare ad integrarli scrivete al Webmaster

Quando ero giovane c'era in voga una canzone popolare:
«Guida la tua canoa» con il ritornello
«Non startene inerte, triste o adirato
Da solo tu devi guidar la tua canoa».
Questo era davvero un buon consiglio per la vita.
Nel disegno che ho fatto,
sei tu che stai spingendo con la pagaia la canoa,
non stai remando in una barca.
La differenza è che nel primo caso tu guardi dinnanzi a te,
e vai sempre avanti, mentre nel secondo non puoi guardare
dove vai e ti affidi al timone tenuto da altri e perciò
puoi cozzare contro qualche scoglio, prima di rendertene conto.
Molta gente tenta di remare attraverso la vita in questo modo.
Altri ancora preferiscono imbarcarsi passivamente,
veleggiando trasportati dal vento della fortuna o dalla corrente
del caso: è più facile che remare, ma egualmente pericoloso.
Preferisco uno che guardi innanzi a sé e sappia condurre
la sua canoa, cioè si apra da solo la propria strada.
Guida tu la tua canoa.


"Io desidero che voi Capi Squadriglia continuiate a formare i ragazzi della vostra Squadriglia interamente da voi, perchè vi è possibile far presa su ciascuno dei vostri ragazzi e farne un tipo in gamba. Non serve a niente avere uno o due ragazzi brillanti e tutti gli altri buoni a nulla. Dovrete provare a renderli tutti abbastanza buoni. Il mezzo più efficace per riuscirci è il vostro esempio personale, perchè quello che fate voi, i vostri Scouts lo faranno anche loro. Fategli vedere che sapete obbedire ad un ordine, sia che venga dato a viva voce, sia che consista in norme stampate o scritte e che sapete eseguirlo, che il Capo Riparto sia presente oppure no. Mostrate loro che sapete conquistarvi specialità e distintivi di classe, ed i vostri ragazzi vi seguiranno senza bisogno di tanto lavoro per convincerli. Ma ricordatevi che voi dovete guidarli, non dar loro una spinta."


"Essendo l'onore la cosa più sacra che uno scout può avere".


"... vi terrete sempre pronti, in spirito e corpo, per compiere il vostro dovere".


"La Legge dei Rovers è la stessa degli Scouts nella lettera e nello spirito, ma deve essere considerata da un diverso punto di vista che è quello dell'uomo.
In entrambi i casi il principio fondamentale della Legge Scout esclude risolutamente l'egoismo e spalanca la porta alla buona volontà ed al servizio verso il prossimo".


"Come Rover dovrai ricordare che, varcando le soglie dell'adolescenza verso la virilità, avrai superato lo stadio in cui si impara ad osservare la Legge Scout ma che ormai dovrai applicarla praticamente usandola come guida alla tua condotta nella vita. Per di più sei ora in situazione di responsabilità tale da dare l'esempio agli altri, esempio che potrà condurre verso il bene e verso il male, a quanto a fondo tu mantieni la Promessa che hai fatto sul tuo onore, come Rover, di offrire agli altri buona volontà ed aiuto".


"Sei stato educato a scuola in una classe e non eri che una pecora del gregge. Ti hanno insegnato gli elementi generali del sapere e ti è stato insegnato "come imparare". Ora spetta a te come individuo di andare avanti e di imparare da solo quelle cose che daranno più forza al tuo carattere e ti permetteranno di riuscire nella vita facendo di te un uomo”.


"Spingere il ragazzo ad apprendere da sé, di sua spontanea volontà, ciò che gli serve per formarsi un carattere forte".


"...nessun profumo vale l'odore di quel fuoco...".


“Essere buoni è qualche cosa, fare il bene è molto meglio”.


“Un sorriso fa fare il doppio di strada di un brontolio”.


“Quando sei a corto di idee, risparmia il cervello e serviti delle orecchie...”.


“Sforzati sempre di vedere ciò che splende dietro le nuvole più nere...”.


“Più contempli un pericolo, meno ti piacerà.
Affrontalo con decisione e ti accorgerai che non è poi così brutto come sembra”.


"Andiamo", non "vai", se vuoi che un lavoro sia fatto...”.


“Gioca, non stare a guardare”.


“Gioca nella squadra di Dio!”.


“L'uomo che è cieco alle bellezze della natura ha perduto metà del piacere di vivere”.


“Se sei un piolo quadrato, datti da fare per trovare un buco quadrato!”.


“...le stelle sono là, molto al di sopra dei comignoli delle case...”.


“Un viso sveglio e sorridente rallegra coloro che lo incontrano...”.


“...rinfresca periodicamente la tua conoscenza della Legge...”.


“Abituati a vedere le cose anche dal punto di vista dell'altro...”.


“Lo scoutismo è un gioco pieno di allegria”.


“La capo che ci sa fare non spinge, guida”.


“...guardate lontano,
e anche quando credete di star guardando lontano,
guardate ancora più lontano!”.


“Ti è stato dato un corpo meraviglioso, da trattare come opera e tempio di Dio!”.


“Il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri”.


“Quando la strada non c'è, inventala!”.


“Procurate di lasciare il mondo un po' migliore di come lo avete trovato”.


“Se guardate un vero lupo, vedrete che ha la bocca in atteggiamento di sorriso. Ugualmente, un Lupetto deve sempre sorridere...”.


“Le Coccinelle sorridono sempre, e se si trovano in difficoltà, nel dolore, nei guai o in pericolo, non piangono, ma solo sorridono e tengono duro”.


“Una difficoltà non è più tale una volta che ne abbiate riso e l'abbiate affrontata”.


“Le Guide non brontolano mai per i disagi, né borbottano le une contro le altre, né si lagnano...”.


“Ridete mentre lavorate”.


“Un sorriso fa fare il doppio della strada di un brontolio.
Un colpetto sulla spalla è uno stimolo più efficace di una puntura di spillo”.


“Mancanza di allegria significa mancanza di salute. Ridete più che potete, perché questo vi farà bene:
quindi, ogni volta che avete occasione di farvi una buona risata, fatevela”.


"Ogni uomo e donna che partecipano al nostro lavoro...compie un'opera che tende sia nel principio che nei dettagli a umanizzare il mondo, a rendere il più alto servizio contribuendo a compiere ciò che Dio ha chiesto, il Suo regno di Pace e Buona volontà tra gli uomini."


"Il segreto di ogni sana educazione è di far sì che ogni allievo impari da sé, invece di istruirlo convogliando dentro di lui una serie di nozioni base ad un sistema stereotipato.
Il metodo è quello di condurre il ragazzo ad affrontare l'obiettivo di fondo della sua formazione, senza annoiarlo con troppi particolari.
A tal fine il sistema migliore è far sì che i ragazzi imparino da soli, dando loro attività che li interessano, anziché inculcar loro nozioni sotto forma arida e scheletrica istruzione.
Dobbiamo ricordarci che la grande maggioranza dei ragazzi è già stanca per le ore passate in scuola o bottega, e che quindi la nostra attività deve essere sotto forma di ricreazione, ed in quanto possibile all'aperto.
Questo è lo scopo dei nostri distintivi e gradi, delle nostre dimostrazioni e prove di classe."


"Più che mai ho adesso la sensazione che per mezzo dello spirito di fratellanza degli scout, estesosi in tutto il mondo, potremo fare un primo passo verso una pace internazionale riportando un concreto risultato. Tale pace non può ottenersi con leggi, ma solo essere fondata su un reciproco sentimento di fratellanza tra popoli."


"La vita è troppo corta per perdere tempo a litigare. Ben presto ci renderemo conto che essa scorre molto più liscia e serena se noi "offriamo l'altra guancia".
Questa serenità è solo parte della ricompensa che ci aspetta, perché se siamo capi ci renderemo conto che il nostro esempio è seguito dai ragazzi, e che se noi facciamo prova di auto disciplina e altruismo essi ci seguono."


"Nessun uomo può essere veramente buono, se non crede in Dio e non obbedisce alle Sue leggi. Per questo tutti gli Scouts devono avere una religione. [...] Compiendo il vostro dovere verso Dio, siateGli sempre grati per i Suoi doni. Tutte le volte che godete di una cosa piacevole, di un buon giuoco, o di un successo ottenuto in un'opera lodevole, ringraziateLo, sia pure solamente con una parola o due, come quando Lo ringraziate al momento dei pasti. [...] Nel fare il vostro dovere verso il prossimo, siate servizievoli e generosi. Siate anche sempre riconoscenti per qualunque gentilezza che vi venga usata, e fate anche attenzione a dimostrare che siete riconoscenti. E ricordatevi di nuovo che un regalo che vi viene fatto non diviene vostro fino a che non avete ringraziato il donatore. Mentre vivete la vostra vita terrena, cercate di fare qualche cosa di buono che possa rimanere dopo di voi. [...] E ricordate che essere buoni è qualche cosa, ma che fare il bene è molto di più". Come Rover dovrai ricordare che, varcando le soglie dell'adolescenza verso la virilità, avrai superato lo stadio in cui si impara ad osservare la Legge Scout ma che ormai dovrai applicarla praticamente usandola come guida alla tua condotta nella vita. Per di più sei ora in situazione di responsabilità tale da dare l'esempio agli altri, esempio che potrà condurre verso il bene e verso il male, a quanto a fondo tu mantieni la Promessa che hai fatto sul tuo onore, come Rover, di offrire agli altri buona volontà ed aiuto" Perciò, quando vi sembra che le cose vi vadano male, sorridete e cantate a voi stessi la canzone del tordo, che ripete sempre: "Stick to it, stick to it, stick to it" ("Persevera, persevera, persevera"), e così verrete a capo di tutte le difficoltà. Sapere sopportare le contrarietà costituisce infatti un grandissimo passo verso il successo.


I cavalieri erano uomini che non dicevano mai "muoio" finchè non erano morti. Erano sempre pronti a persistere fino all'ultimo. [...] Se uno vuol avere successo alla fine, deve aspettarsi un lavoro duro al principio. [...]


Un giorno, due ranocchi uscirono insieme per fare una passeggiata, e strada facendo incontrarono una grossa terrina colma di panna. 
Mentre stavano esaminandola, finirono col cascarci dentro tutti e due. 
Il primo disse: "E' un genere d'acqua del tutto nuovo per me. Come può un disgraziato nuotare in una robaccia come questa? Non vale nemmeno la pena di tentare." 
Si lasciò andare a fondo, e affogò, perchè non aveva il minimo ardire. Ma l'altro era un ranocchio più volitivo, e si sforzò di nuotare, agitando tutte e quattro le zampe più che poteva per riuscire a mantenersi a galla. 
Quando sentiva di affondare, lottava ancor più vigorosamente, e non abbandonò mai la speranza. 
Alla fine, proprio quando era così stanco che credeva di dover rinunciare, avvenne una cosa strana.
Col lavoro energico delle zampe, aveva tanto sbattuto la panna che all'improvviso si ritrovò sano e salvo, seduto sopra un panetto di burro.